martedì 13 settembre 2011

LA BARBAGIANNA, LA STORIA


La Barbagianna, fin dalla sua apertura nel 1992, si è dimostrata uno dei centri più vivaci nell’ambito della ricerca e della sperimentazione artistica della vita culturale fiorentina e i suoi “Incontri d’Arte” continuano ad essere un’iniziativa, unica nel suo genere, tra le più originali e interessanti di questi ultimi vent’anni. Il lungo sodalizio tra Alessandra Borsetti Venier con affermati artisti visivi, di teatro e danza, con poeti, musicisti e intellettuali provenienti da ogni parte del mondo, si è tradotto in mostre, iniziative editoriali ed eventi multimediali.

“Riconosco in me - sono le parole della curatrice - lo stesso spirito di Beyus e della sua geografia visionaria. Non basta il rispetto per la natura, proclamo anch’io la necessità della comunione con essa. Per far questo serve scardinare e rifiutare ogni separatezza, serve frantumare i codici tradizionali di comportamento e mettersi a repentaglio, nel tentativo di produrre arricchimento reciproco in un sistema integrale, dove arte e scienza, impegno morale e politico coincidano”.

Così questa casa-laboratorio multidisciplinare è diventata sempre più il luogo ideale d’incontro tra i diversi linguaggi artistici e l’operosità, il luogo che accoglie sia autori eccellenti e artisti affermati ma che ospita anche giovani artisti in residenza.
Senza clamore, senza interferenze o compromessi, senza andare a rincorrere nessuno: chi viene lo fa perché è stato invitato, o perché è portato da un amico, o perché ne ha sentito parlare ed è curioso di scoprire.
Anche se il valore di un’iniziativa non si misura dal numero delle persone che vi partecipano, tuttavia qualche dato può far capire che la voglia di partecipare attivamente, il desiderio di godere delle cose offerte reciprocamente, il rispetto per le persone e per il loro lavoro, privilegiando la qualità in tutto, hanno rappresentato un motore formidabile di coinvolgimento.
Dal 1992 sono state presentate oltre 100 mostre tra personali e collettive con circa 600 artisti, alcuni già affermati e altri alla loro prima esperienza espositiva in seguito divenuti importanti, 20 incontri con piccoli editori di qualità, 180 libri-opera creati appositamente, 15 residenze offerte a giovani artisti internazionali, incontri guidati con alcune scuole del territorio e la presenza di più di 5.000 persone. Tutto questo senza sponsor o sostegni pubblici, in un libero scambio di energie e operosità.

“Alla Barbagianna - continua la curatrice - si può perfino immaginare un illimitato spazio-tempo, dove può realizzarsi, anche soltanto per attimi folgoranti, il legame con l’energia della natura e l’arte sembra in grado di dare forma all’utopia”.

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